Non solo quelle di nuova realizzazione, che rappresentano comunque una bella fetta dell’impiego di superfici in Pietra Primiceri, ma questi materiali possono trovare impiego anche nel restyling di piscine.

Anzi, vista “l’anzianità di servizio” di molte vasche, non è raro che, al momento di doverle rinnovare si scelgano altri materiali, più performanti (con meno “grane”) e con prestazioni spesso migliori del pavimento pre-esistente.

Il fatto poi che a proporle siano spesso ditte specializzate proprio in questo tipo di lavori (che fanno piscine come oggetto sociale e non “se gli capita…anche quelle”) testimonia la dove ce ne fosse bisogno che sono ritenute fra le superfici più affidabili per il rinnovo del piano piscina.

Posso montare un pavimento in Pietra Primiceri in sovrapposizione?

E’ sempre un’operazione a rischio, da valutare con cura.

Laddove possibile è sempre preferibile smantellare il vecchio pavimento e sostituirlo con uno nuovo. Non sempre si può fare, per mille motivi. Una delle attenzioni maniacali che deve essere rivolta a questo genere di lavoro è quella di sondare molto bene l’ADERENZA-CONSISTENZA del pavimento pre-esistente.

Per farlo basta una prova, tanto accurata quanto semplice: la battitura del pavimento sul quale rimontarne uno nuovo. In pratica bisogna accertarsi che il pavimento “vecchio” sottoposto ad una battitura a campione (ad esempio con il manico di legno di un martello, impugnandolo dalla testa e in assoluto silenzio) rimandi un suono “pieno”. Se dovesse suonare a vuoto è bene “non avere cuore” e demolirlo. Il motivo è semplice: posso impiegare il miglior collante del mondo, il più costoso, ma se sto incollando un nuovo pavimento ad uno che a sua volta non è più aderente al massetto, rischio di portarmi dietro l’uno e l’altro e risolvere in un nulla di fatto, con aggravio di costi e di tempo.

Fatta questa doverosa premessa, il lavoro in parola è quindi un’ECCEZIONE. In questo caso si è proceduto a testare che la superficie in cotto pre-esistente fosse adeguatamente vincolata al massetto sottostante, e previa la doppia spalmatura di collante, si è proceduto al montaggio della VECCHIA CHIANCA BIANCO, qui nella versione monoformato 50x40x2 cm., ridando finalmente un nuovo look a tutto il piano piscina.

Lo spessore contenuto, solo 2 cm. più circa 4-5 mm. di collante (dovuto alla doppia spalmatura, sia sotto la piastra di chianca che sul pavimento sottostante) non ha creato grossi problemi di quote, anzi. Sono state anche adeguate le pendenze, proprio per evitare il ristagno d’acqua sulla pavimentazione.

Per i bordi, detto che ultimamente su 10 piscine 6-7 vengono richieste “senza bordo”, in questo caso si è preferito tenere a quota la cornice della vasca, utilizzando il GRADINO SVUOTATO della Vecchia Chianca, un accessorio che consente appunto di avere il lato “lavorato a toro” che “guarda la vasca” mentre dall’altra parte rimane alla stessa quota del pavimento Vecchia Chianca.

Esteticamente un gran bel risultato (si nasconde in questo modo il profilo di tenuta del telo impermeabile della vasca).

Cosa ha di speciale un pavimento in Pietra Primiceri?

Sono superfici che non richiedono manutenzione: si lavano con getto d’acqua in pressione (idropulitrice). Hanno un ottimo comportamento al grip, soprattutto quando bagnate, e una delle caratteristiche più apprezzate è che possono essere transitate a piedi nudi senza ustionarsi anche in giornate torride, grazie alla buona capacità dissipativa del calore.

Aggiungi che, grazie alla tecnologia della demineralizzazione, queste superfici sono esenti da micro-organismi e pertanto risultano inattaccabili da funghi, muschio o muffe anche laddove vengano montate in zone d’ombra, esposte a nord o poco soleggiate (cosa che invece sconta gran parte della pietra naturale).

FASCINO ANTICO, TECNOLOGIA MODERNA

Ma al di là delle caratteristiche tecniche, che ne fanno una delle soluzioni più indicate per l’impiego a piano piscina, è soprattutto l’impatto estetico a prevalere su ogni considerazione.

E’ l’aspetto della pietra vissuta che al primo colpo d’occhio fa innamorare i clienti dei pavimenti in Pietra Primiceri. E’ il fatto che via via che passa il tempo, assumano sempre di più quegli accenti tipici della pietra naturale, che si carica col tempo, che sembra davvero “si trovi lì da sempre”.

Vecchia Chianca è uno dei pavimenti più richiesti. Non è raro trovarlo sempre più di frequente, nelle tre colorazioni disponibili, anche negli interni (grazie alla sua superficie meno strutturata di altri pavimenti Primiceri), resistente anche ai transiti più sostenuti come appunto quelli di tante strutture ricettive che continuano ad adottarlo per le stanze degli ospiti e per gli spazi di collettività (hall, sale ristorazione eccetera).

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