Alcune cose utili da sapere sui rivestimenti in pietra ricostruita. 

La cosa più difficile da sfatare è il preconcetto, che già la parola “ricostruita” allude a qualcosa di “rifatto”, “riprodotto” e, come per tutto ciò che è copiato (dai cinesi a tutto il resto) la qualità…insomma, non sia proprio il massimo.  E’ un preconcetto, appunto, visto anche cosa gira sul mercato, ammettiamolo, spesso anche giustificato. 

In ogni caso, vediamo in queste brevi righe, quali sono le cose importanti da sapere, se vuoi, per conoscere un po’ meglio questi materiali e come fare tornare utili queste nozioni nella scelta dei materiali con i quali rivestire. 

Se diamo per buona la diffidenza (di cui sopra), sarà il caso di rispondere alla classica domanda (che prima o poi ti sentirai di fare:)  “di cosa è fatto?”. 

Nel caso dei rivestimenti Primiceri la “ricetta” è questa: un impasto di cementi ad alta resistenza e inerti. 

Gli inerti sono le sabbie, i quarzi, la ghiaia frantumata. Questi inerti (e questo è il punto di forza di Primiceri) prima di essere uniti al cemento per costituire l’impasto che verrà colato negli stampi (che gli daranno le forme diverse dei vari rivestimenti) subiscono un “lavaggio” che in gergo si chiama demineralizzazione

E’ un parolone, sembra una supercazzola, in realtà è un lavaggio che ha il compito di “cristallizzare” gli inerti, portando via tutte le impurità, di fatto rendendoli privi di micro-organismi.  

Quale vantaggio concreto porta questa procedura? 

Facile rispondere con un esempio concreto (vedi foto in basso), prendi un mq. di pietra naturale da rivestimento, poi prendi un mq. di un rivestimento Primiceri. Montali entrambi su una parete esposta a nord, dove batte poco il sole, in ombra. Lasciali li. Passato qualche mese, vai a vedere: sulla pietra naturale si sarà formato del muschio, sul rivestimento Primiceri no. 


(parete realizzata 2007, foto 2018, Petra Primiceri e Pietra naturale Peperino della soglia)

Magia? No, è l’assenza di micro-organismi che impedisce la formazione di questi “agenti patogeni” (non ti incazzare, si chiamano cosi…😊) rendendo il rivestimento inattaccabile da muschio, funghi, muffe. 

Ora, andiamo su altre caratteristiche che possono essere percepite come “vantaggio”. 

Sono tutti privi di gesso. Questo, come saprai, li rende idonei “cosi come sono” al montaggio anche in esterno. Dice…ma io li devo montare dentro casa, che mi importa? Beh, il gesso non è che sia proprio salutare…molte persone soffrono di allergie…e il gesso è fra le sostanze che possono indurle. 


zoccolatura con Petra Primiceri

zoccolatura con Listello Ocra Pietra Primiceri

Sono privi di resina. Significa che non hanno nulla che impedisca la traspirabilità. Rivestimenti che proprio grazie a questa caratteristica vengono spesso utilizzati, laddove l’intonaco sia ancora solidale (non si sia ovviamente staccato per colpa dei sali presenti nell’umidità di risalita) anche per rifare delle “zoccolature” esterne (i tipici rivestimenti esterni, alti intorno al metro, delle murature soggette a debole umidità di risalita). “Debole” perché se ovviamente l’intonaco suonasse a vuoto (grazie all’azione aggressiva dei sali) è inutile andarlo a rivestire: è opportuno demolire l’intonaco, trattare con un liquido anti-sale presente in commercio, ripristinare l’intonaco, magari utilizzando un prodotto a base calce, aspettare che asciughi e poi andare a montare il rivestimento Primiceri. 


(pannello in pietra ricostruita esposto all’aperto da qualche anno, notare le muffe)

LA COLORAZIONE
Infine, altra caratteristica, probabilmente la più importante (quando parliamo di montaggi esterni) è il metodo di colorazione. Se per curiosità volessi andare sul web a cercare nel dettaglio i consigli di manutenzione (di solito è una notizia “annidata” in piccolo, in coda a Guide al montaggio che ti devi andare a cercare col lumicino) molte aziende di questi rivestimenti in pietra ricostruita riportano la seguente informazione (avvertenza):  “Evitare di lavare con getto d’acqua in pressione” (in pratica, ti sconsigliano di lavare i rivestimenti con l’idro-pulitrice). Ti sei chiesto il perché? Eppure, qualcuna di queste nemmeno costa pochissimo… 

Semplice: la risposta è che la colorazione è data “a spruzzo”. Fatale che se ci spari dell’acqua in pressione, la porti via, lasciando scoprire il colore dell’impasto sottostante.  


Mattoni concorrenza fotografati su espositore esterno, dopo qualche anno si intravede la perdita di colore

I rivestimenti di Primiceri sono, invece, colorati in pasta. Vuol dire che il colore è “incorporato” nel rivestimento, nessuno strato superficiale, il colore “nasce” contemporaneamente insieme al rivestimento.  

Questa differenza è fondamentale per una cosa che sta molto a cuore di chi sta per comprare un rivestimento in pietra ricostruita: Quanto tempo mi durerà? (la diffidenza di cui parlavamo all’inizio). E’ una preoccupazione lecita, nessuno ama spendere dei soldi per qualcosa “che non dura”, quindi più che giusto voglia essere certo di cosa sta per comprare. 

La cosa migliore sarebbe quella di disporre nelle tue vicinanze di un lavoro (magari realizzato da tempo) presso il quale recarsi per constatare di persona, con i tuoi occhi, dello stato di conservazione del rivestimento. Non esiste argomento più convincente!   


In mancanza di meglio, già dalla tua poltrona puoi vedere alcuni lavori grazie al link su ogni foto a Google Street (volendo, sfruttando la funzione che ti consente di andare a ritroso nel tempo, per vedere quelle meno recenti)

guarda su Google street
Roccia antica Primiceri, anno 2014 guarda su Google street 
Rivestimento Petra grigio fumo Pietra Primiceri anno2018 (guarda su Google street)

Riassumendo: 

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche fondamentali di questi rivestimenti, sono indiscutibilmente dei VANTAGGI DIFFERENZIANTI rispetto ad altre proposte (indipendentemente dal costo) che si trovano in commercio: 

Pannelli in pietra ricostruita: per quanto ben fatti, di solito poggiano su materiali che non traspirano (fogli di vinile, materiale plastico = zero traspirabilità) 

Pietre cosiddette bio o eco compatibili: materiale spesso verniciato a spruzzo, idoneo si e no per uso interno, ma da sconsigliate per impieghi all’esterno (a volte, se ci si ostina a volerle montare in esterno, è utile sapere che bastano gli agenti atmosferici a degradare il colore, nemmeno necessario il lavaggio a pressione che sconsigliano sottovoce nei loro documenti online molte altre aziende). 

Ora, dopo questo “spiegone” è probabile tu ne sappia qualcosa di più.

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