
Gran parte del patrimonio edilizio in Italia è stato realizzato in Pietra. Disponibile in natura, lavorata in cava, opportunamente squadrata è stata usata per edificare costruzioni che hanno sfidato il tempo e ancora oggi, in molti casi, mantengono la propria bellezza.
L’avvento del cemento ha soppiantato questa tecnica, sostituendola con il calcestruzzo armato (CLS), al quale ormai si fa ampio ricorso per tutti i tipi di costruzioni, residenziali e di servizi.
Ciò nonostante, basta spostarsi dai centri urbani, andando per paesi, si possono ancora trovare, spesso mantenute in perfetto stato, tante case costruite in questo modo.
Oggi la tendenza è a ricreare artificialmente queste superfici. Molti negozi nel centro storico, oggetto di recenti lavori di ristrutturazione, testimoniano questo “ritorno all’antico”. Spesso evitando di re-intonacare le volte, le pareti dei locali ma anzi, rimovendo gli intonaci e sabbiando per portarle a vivo, al loro antico splendore.

Ma se abito in una casa di recente costruzione?
Ecco spiegato il successo di questi rivestimenti che grazie al loro gioco, alla assoluta fedeltà di riproduzione, alla comodità di poter disporre di uno spessore più o meno calibrato (e quindi ad un peso contenuto), consentono la realizzazione di pareti dal forte impatto estetico, certo sempre da ben armonizzare con il resto dell’arredo, con la quantità di luce dell’ambiente e insomma di tutte le variabili che qualsiasi interior-designer o più semplicemente amante del gusto dell’arredamento sa come deve combinare.
Nella gamma dei rivestimenti ecco quindi Roccia Antica. E’ prodotta in tre toni di colore (a breve disponibile un quarto con toni sul fango) che spesso vengono miscelati fra loro in percentuale in funzione del colore che vogliamo dominante, per creare effetti cromatici delle pareti assolutamente veritieri, simili in tutto e per tutto alla vera pietra naturale con la quale tanto patrimonio edilizio in Italia è stato edificato.
Un rinnovarsi nella tradizione, verrebbe da dire, se non fosse un quasi ossimoro, ma oggi, per chi volesse la soluzione c’è. Inutile dire che trattandosi della stessa modalità di produzione degli altri rivestimenti Primiceri qui illustrati (Petra e Scaglia, Mattone e Mattoncino) anche Roccia antica trova cosi com’è, senza bisogno di alcun trattamento aggiuntivo, largo impiego anche all’esterno. Grazie al sistema di colorazione in pasta, che ne fa uno dei rivestimenti più resistenti oggi in commercio, oltre che agli agenti atmosferici addirittura al getto d’acqua in pressione, posto che ci si voglia divertire a lavarla periodicamente per riportarla a nuovo e portare via i residui di smog e piogge di sabbia, sempre più frequenti.
Consiglio:
Il risultato migliore, più convincente per la somiglianza alle pietre vere è miscelare i colori. In genere si procede cosi, si stabilisce la quantità di mq. (superficie da rivestire) si sceglie il tono dominante fra i 4 attualmente a disposizione (grigio-ocra, ruggine, terra, giallosinai) e si determinano le percentuali: 50% o 60% tono dominante, il restante ripartito fra le altre cromie. Il mix dei colori rende la superficie più variegata, simile per tonalità e riflessi alla pietra vera.
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Una rapida galleria a corredo di questo articolo: dalle foto di dettaglio (scattate a distanza ravvicinata, fino ad alcune applicazioni, sia interne che esterne).
Me piace por il suo collore naturalle tanto simille a la pietra que se funde con la arquitectura dellle opera.
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