Ti piacerebbe arredare il tuo soggiorno con una parete in mattoni?

Questo ragazzo l’ha fatto da solo. Era del mestiere? No, affatto. Ma si è “lanciato” e dietro nostre istruzioni (anche se da remoto) ha saputo realizzare qualcosa di pregevole.
Se stai pensando anche tu di arredare con i mattoni questo articolo è scritto per te.
PRIMA DI COMINCIARE
La parete. Cerca di capire di che materiale è fatta. Accertati che l’intonaco sia solidale con la muratura sottostante (questo soprattutto se vuoi “nascondere” eventuali macchie di umidità, accertati che i Sali non abbiano già provocato il distacco dell’intonaco, lo scopri battendo con il manico di un martello la zona umida e “sentendo” come suona. Se senti che bussa…non perdere tempo (e soldi) rivestendo ora. Ti conviene demolire e rifare l’intonaco, magari aiutandoti con questo articolo nel quale viene spiegato come).
Detto questo, la prima operazione è pensare a come dovrà essere illuminata la tua parete. Non è un dettaglio da poco. La differenza fra quattro pietre sbattute sul muro e un piccolo capolavoro è (quasi) tutta qui. Una parete rivestita senza la luce non è niente!!!
Quindi, verifica se hai in basso delle prese di corrente dalle quali puoi far partire (qualora non già presenti in alto) dei fili che portino ad un interruttore (per governare l’accensione e lo spegnimento) e proseguire in alto per alimentare o un tubo LED nascosto in una veletta o delle applique (suggerite quelle bi-flusso che orientano la luce sopra e sotto).
Questa preparazione va fatta prima di iniziare il montaggio vero e proprio. (sul perché è importante illuminare, qui se vuoi trovi info in più). Stessa cosa se prevedi, sulla parete rivestita, di inserire uno schermo tv, ti consigliamo di sparare la staffa porta schermo direttamente a parete e di girarci poi intorno con i mattoni di rivestimento e anche in questo caso avrai bisogno di una presa dietro lo schermo per il cavo antenna e quello di alimentazione della tv.

PREPARAZIONE DELLA PARETE
Prepariamo la base. Conviene preparare una base d’aggrappaggio valida per il rivestimento in mattoni.
Il peso dei mattoni è modesto (appena 17 kg. a metro quadrato, ecco perchè spesso si montano anche su cartongesso) ma è opportuno che, se c’è della pittura questa venga rimossa. Come? Spicchettandola, facendo si di rompere, scalfendola superficialmente, lo strato della pittura per favorire l’adesione del collante (soprattutto se è una “lavabile”, che risulterebbe “ostica” per l’aggrappaggio della colla). Per capire il grado di assorbenza puoi fare un test lanciando due dita d’acqua in un bicchiere sulla parete e osservando se si macchia scurendosi, o viceversa rimane asciutta e l’acqua scivola via. Ecco, in questo secondo caso conviene davvero picchiettare la parete per far saltare la pittura. In caso di superfici sfarinanti può essere consigliato l’utilizzo di un fissativo (a base acrilica) per consolidare l’intonaco e predisporre la superficie all’aggrappaggio del collante.

POSA

Preparata la superficie come sopra descritto, cominciamo a posare. PRELEVARE I MATTONI DA PIU’ CARTONI CONTEMPORANEAMENTE. I mattoni si possono posare in modi diversi. Dipende dal tuo gusto. Qui, se vuoi, c’è un articolo che ne illustra diversi. Scegli quello più consono all’arredamento del tuo ambiente. Se hai dei dubbi o vuoi un consiglio, contattaci volentieri ti diamo qualche suggerimento.


Strumenti consigliati. Se non ce l’hai, procurati una livella laser.
Perché è importante? Perché questi mattoni sono tutti irregolari (devono il loro gradimento proprio a questo, sono 150 forme diverse). Non sono mattoncini in gres o laterizio, tutti perfetti e squadrati. Qui le crocette o meglio i distanziali a T ti aiutano poco. Avere il raggio laser che ti “tiene” la linea è di grandissimo aiuto. Se non hai la livella laser puoi ovviare creandoti un quadrello (di legno o metallo) da 1 cm. di spessore, per distanziare i mattoni come si deve (la fuga consigliata è di 1 cm. appunto).
ADESIVI
Ce ne sono di tutti i tipi. Libero di scegliere quelli in pasta (Adesilex P22 di Mapei o equivalenti) oppure in polvere. Anche se stai montando all’interno, ti suggeriamo un collante che sia almeno certificato C2TE (è la sigla che contraddistingue i collanti da esterno ma quella T sta ad intendere che è a scivolamento nullo). Impasta con la giusta quantità d’acqua (i dosaggi sono riportati sui sacchetti) e lascia “riposare” una decina di minuti l’impasto prima di utilizzarlo (questo per dare modo alle resine, alle cellulose di cui è composto il collante cementizio di emulsionarsi a dovere).

Inizia a montare. Puoi decidere di utilizzare una spatola a denti stretti e spalmare il collante sulla parete, oppure, utilizzando una stecca, “sporcare” di collante il retro di ogni singolo mattone e pigiarlo a parete, aiutandoti o con dei distanziali in plastica a T da 1cm. o con dei chiodini, da inserire sulla linea del laser per tenerli tutti in orizzontale.
Evita di fare l’errore che mi sono sentito dire da un “professionista”….”Ah…ma che mi metto a perdere tutto questo tempo? Io passo il collante sulla parete, abbondante, poi pigio i mattoni e quello che esce dai bordi (grazie alla pressione) mi fa già da stucco”. Ecco, questa scelta è sconsigliata perché è noto che la colla (adesivo cementizio) è ricca di resine. Quindi anche se usa quella di colore bianco, aspettati che nel giro di un paio di anni diventi gialla, rovinando irrimediabilmente l’aspetto della parete (mattone bianco, fuga ingiallita). Hanno inventato gli stucchi di fuga apposta, non perché quel pomeriggio (chi l’ha inventato) ha trovato occupato il campo da tennis…e non sapeva cosa fare…
STUCCHI di FUGA

L’aspetto del Mattone (o dei Listelli) è rustico. Quindi lo stucco per noi è a GRANA GROSSA o non è. Non ha senso utilizzare uno stucco a grana fina (granulometria come quella del borotalco) per fare una fuga da 1 cm. Ma non è solo estetica la scelta. Anche funzionale, come vedremo più avanti.
Hai finito di montare i mattoni, aspettando almeno 24 che tiri la colla, arriva il momento della fuga.

STUCCATURA
Procurato uno stucco a grana grossa (anche qui, o Mapei o Kerakoll o comunque delle migliori marche) dotarsi di un sacco a poche. Cosa è? E’ venduto (non metterti a ridere) o nei negozi di articoli per la casa (va bene anche per guarnire le torte) o nei negozi di edilizia. Si impasta alla giusta consistenza (non troppo fluido altrimenti “scolerebbe” macchiando poi i mattoni, non troppo denso (altrimenti farai una fatica bestiale per farlo uscire dal sacco a poche). Inumidisci leggermente prima di passare lo stucco la zona dove dovrai inserire lo stucco. Per farlo puoi utilizzare un pennello “a pipa” o uno spruzzino. La bagnatura aiuta lo stucco a “tenersi su”. Parti dall’alto. Questo ti farà risparmiare tempo e fatica (per spugnare e pulire poi all’ultimo la parete) . Procedi per “fasce” da 1 metro di larghezza. Se parti dall’alto arrivato a metà altezza circa o poco più torna su e sempre con lo stesso pennello a pipa “modella” la fuga (ecco perché lo stucco a grana grossa è anche funzionale: questa operazione con uno stucco a grana fina comporterebbe il rischio che, asciugandosi possa dare luogo ad anti estetiche micro fessurazioni, con il grana grossa questo non accade e si riesce a modellare lo stucco senza rischi).

Dagli cioè una forma incavata rispetto allo spessore del mattone (che è modesto, varia dai 0,8 ad 1 cm. circa). Perché è importante dare poco stucco? Perché in questo modo si lascia lo spessore del mattone più sporgente. A cosa serve? Servirà quando, finito tutto, illuminerai la parete. Il gioco di sporgenze e rientranze, soprattutto con una illuminazione “radente” farà si che la parete “prenda vita” potendo giocare con l’effetto di luci ed ombre che una superficie 3D cosi realizzata è in grado di assicurare, dandogli l’adeguato risalto.
PULIZIA
Finito di stuccare prendi un secchio d’acqua pulita e una spugna pulita. Non far passare troppo tempo, se durante la stuccatura avrai inevitabilmente “sporcato” di stucco i mattoni è adesso che fai ancora in tempo, grazie a ripetuti passaggi di spugna pulita a rimuovere le macchie e far si che la superficie non spolveri una volta asciugata (grazie ai residui dello stucco rimasti sulla parete).
Ecco, se osservi con cura tutti questi passaggi sarai in grado di realizzare una superficie spettacolare, trasformandola a tutti gli effetti in un vero e proprio “elemento d’arredo”.
Se non hai voglia di perderci tempo e vuoi affidarti ad un valido professionista niente paura, abbiamo predisposto una LETTERA DI ISTRUZIONI al montaggio che riassume tutti questi passaggi. E’ sufficiente stamparla e consegnarla al tuo posatore. E per ogni dubbio siamo qui, a darti i giusti chiarimenti.
MANUTENZIONE
Può essere che tu abbia deciso di montare questi mattoni in una cucina (magari vicino ai fuochi di una cucina in muratura) o magari in un box doccia. Ecco, mentre in tutti gli altri casi suggeriamo di non applicare nulla sul rivestimento (a differenza di altri prodotti, che soprattutto all’esterno ti suggeriscono di trattare con degli impregnanti protettivi i rivestimenti) QUESTI NON HANNO BISOGNO DI NULLA. Ma se li monti in questi due casi (cucine o box doccia) ti conviene DOPO aver aspettato qualche giorno, trattarli con appositi liquidi che trovi in commercio facilmente. Noi suggeriamo il SALVA TERRAZZA della Fila.

L’abbiamo testato in diversi lavori: lascia inalterata la superficie senza alcun alone di lucentezza. Lavora per impregnazione e impedisce che, nel caso della cucina, possa macchiarsi il rivestimento accidentalmente (caffè, sugo e altri alimenti durante la cottura o preparazione) cosi come nel box doccia fa si che il mattone resti impermeabilizzato (zero assorbimento d’acqua) mantenendo il tuo rivestimento in entrambi i casi, pulito.

Ecco il video che ci ha inviato D. (che ringraziamo).
La cartella colori
SCARICA LA BROCHURE IN PDF E CONDIVILA CON CHI VUOI
I punti di forza di questi Mattoni da rivestimento:
NON CONTENGONO GESSO (significa che puoi montarli anche all’esterno senza problemi e zero rischi allergie)
NON CONTENGONO RESINE (sono elementi traspiranti, non creano alcuna barriera alla traspirabilità della parete)
NON CONTENGONO SOLVENTI (sono colorati “in pasta” e non a spruzzo come gran parte di rivestimenti simili)
Ma sopratutto, sono uno diverso dall’altro, è questo che contribuisce a farli apprezzare sempre di più = effetto verità assicurato!!!
Tutti gli articoli sul sito relativi al rivestimento in mattoni
Se ti piacciono questi rivestimenti chiedi un preventivo utilizzando questo form:
Invia la tua richiesta:
La policy per i campioni:
Il campione che inviamo è il caso di dire “indicativo”. Trattandosi di pietra si “ricostruita” ma prodotta utilizzando elementi naturali presenta sfiammature e accenti di colore differenti, proprio come in natura, serve pertanto solo per rendersi conto di come è fatto, la sua resistenza, la sensazione al tatto (nessun rilascio di polvere). Il campione è gratuito. Quello che chiediamo è solo un forfait per le spese di spedizione postale (8,00 €. pluriball che viaggia come raccomandata 1 di Poste Italiane). In questo senso è opportuno specificare nel campo MESSAGGIO indirizzo e cap. Resta inteso che tali spese in caso di ordine vengono interamente rimborsate, deducendole dall’importo. Grazie.
Privacy:
Non amiamo tempestare la casella email di nessuno. Il tuo indirizzo verrà trattato ai sensi delle normative vigenti e sei libero di chiederne la cancellazione quando vuoi. Se intendi restare informato sui nuovi articoli del sito, è sufficiente iscriversi, seguendo il bottone che trovi sulla colonna a destra “RESTA COLLEGATO”.
Vuoi condividere questo articolo con whatsapp? Clicca nella barra delle icone social sotto, clicca su “Altro” e condividilo con chi vuoi! Se invece desideri inviare le foto dell’ambiente che intendi rivestire mandale sempre via whatsapp al 337761312 Grazie.